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Cinque cose da sapere prima di aprire un e-commerce nel 2021

Viviamo in tempi in cui mettere in primo piano la flessibilità è fondamentale. Non è un caso che siano sempre di più le persone che scelgono di aprire un e-commerce, mettendosi in proprio e monetizzando una passione che si ha da tempo.

Dare vita a un e-commerce non è questione di pochi minuti e via. Ci vuole una strategia non certo casuale. Se ti interessa capire qualcosa di più in merito, nelle prossime righe abbiamo riassunto 5 cose da sapere se si ha intenzione di aprire un e-commerce nel 2021.

Il momento è a dir poco giusto

Il 2021 è un anno a dir poco speciale per chi vuole aprire un e-commerce. I motivi sono diversi. Tra questi, rientrano i numeri messi in primo piano dall’Osservatorio B2C del Politecnico di Milano, che ha sottolineato come, dal 2019 al 2020, il giro d’affari degli acquisti online sia aumentato del 27%.

Questi numeri sono destinati ad aumentare. Per rendersene conto, basta rammentare che, a causa delle restrizioni imposte ai negozi fisici per via dell’emergenza sanitaria, molti prodotti non possono essere venduti negli store (p.e. le scarpe non da bambino).

Non c’è che dire: l’ostacolo può rappresentare un’importante opportunità di business se si agisce con intelligenza.

I settori in crescita e non ancora saturi non sono pochi

L’ultimo anno in particolare ha messo in primo piano alcuni settori che possono essere considerati tra i più redditizi per quanto riguarda gli acquisti online. Si tratta di business dagli ottimi numeri che, per fortuna, non sono ancora saturi. Tra questi, è possibile citare il mondo della canapa light.

Se, fino a qualche anno fa, erano soprattutto i negozi fisici a fare da padroni, ora non si può non parlare del successo della marijuana legale online in Italia, boom che ha portato alle stelle i fatturati di numerosi e-commerce.

Per quanto riguarda gli altri settori che meritano di essere presidiati, tra questi è possibile citare indubbiamente le macchine per la produzione casalinga di pane e pizze, prodotti le cui richieste, con le restrizioni che hanno comportato la chiusura dei ristoranti, sono cresciute tantissimo.

La SEO è fondamentale

I dati appena ricordati non possono che ricordare come, quando si parla di e-commerce, sia necessario tenere in conto una concorrenza che dire spietata è dire poco. Alla luce di ciò, nel momento in cui si punta a iniziare a muovere i primi passi nel mondo sopra ricordato, non si può prescindere dalla SEO. Implementarla implica innanzitutto il focus sull’unicità e l’ottimizzazione dei contenuti testuali. Da non dimenticare è poi la gestione di aspetti come l’alberatura del sito e la URL delle pagine.

La qualità del customer care è decisiva

In un mondo in cui le priorità sono state modificate da un giorno con l’altro, anche l’esperienza di acquisto degli utenti si è modificata. Se già da diversi anni si parlava di ricerca di un’esclusività nei momenti di acquisto, nell’ultimo anno l’importanza di questo aspetto si è notevolmente accentuata.

In virtù di quanto appena specificato, non si può non chiamare in causa la qualità del customer care che, nel momento in cui si ha intenzione di aprire un e-commerce, deve essere implementata.

L’importanza del delivery

Concludiamo rammentando che, se si ha intenzione di sfondare nel mondo dell’e-commerce, è impossibile non prendere in considerazione la qualità delle consegne, fondamentale per l’immagine dell’azienda.

Il già citato caso della cannabis light è esemplare: diverse aziende del settore, infatti, hanno organizzato dei servizi di delivery ad hoc, garantendo agli utenti, sempre più soddisfatti, consegne rapide, anonime e, cosa che non guasta, sostenibili per l’ambiente.

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